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CHAGALL, KANDINSKY, MALEVIČ
Maestri dell’Avanguardia russa

A COMO VILLA OLMO DAL 4 APRILE AL 26 LUGLIO 2009
A Villa Olmo ottanta opere, tra oli, tempere e disegni, provenienti dai maggiori musei e collezioni private russe, ripercorreranno la grande stagione delle Avanguardie Storiche russe, dai primi del Novecento agli inizi degli anni Trenta, con capolavori di Vassily Kandinsky, Marc Chagall, Kazimir Malevič e Pavel Filonov.

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Oltre 400.000 visitatori in cinque anni di iniziative espositive. Questo è il numero che testimonia il successo delle mostre organizzate dal Comune di Como, dedicate rispettivamente ai capolavori di Mirò, Picasso, Magritte, degli Impressionisti e dei capolavori del Belvedere di Vienna.

La settecentesca Villa Olmo è ora pronta a ospitare, dal 4 aprile al 26 luglio 2009, un raffinato evento dedicato alle Avanguardie Storiche russe, in grado di ripercorrere le vicende di quella grande stagione artistica, dai primi del Novecento agli inizi degli anni Trenta, attraverso i capolavori di Vassily Kandinsky, Marc Chagall, Kazimir Malevič e Pavel Filonov.

Curata da Sergio Gaddi ed Evgenia Petrova, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, col patrocinio e il contributo della Regione Lombardia - Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Como, della Camera di Commercio, della Fondazione Cariplo e di Acsm, sponsor tecnico Menphis spa, l’esposizione presenterà 80 opere, tra oli, tempere e disegni, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche russe, quali il Museo Nazionale di San Pietroburgo.

“La scelta di confermare il grande appuntamento è stata ben ponderata in considerazione del particolare momento internazionale ma, pur con una scrupolosa attenzione ai costi, abbiamo deciso di proseguire in un cammino che è sicuramente strategico per la città – ha sottolineato il sindaco di Como, Stefano Bruni -. Avremmo corso il rischio di perdere lo slancio e smarrire continuità, un elemento prezioso in questo settore. Continuo a credere nella straordinaria forza propulsiva delle mostre e nella capacità attrattiva a beneficio del territorio. Un’altra straordinaria ribalta per Como che vogliamo mantenere saldamente nel circuito delle città dell’arte”.

“Chagall, Kandinsky e Malevič - commenta Sergio Gaddi, assessore alla Cultura del Comune di Como e curatore della mostra – pur con diverse prospettive pittoriche allontanano il linguaggio dell’arte dalla logica della tradizione e della borghesia, superando la visione dominante dell’impressionismo francese per dare vita alle innovazioni formali del cubofuturismo, alle tensioni del suprematismo e alla modernità rarefatta dell’astrazione. Proprio nel centenario del futurismo è interessante focalizzare l’interesse del pubblico sulla straordinaria importanza dell’avanguardia russa dei primi decenni del Novecento, fino alla svolta realista imposta da Stalin nel 1934. Un grande pregio della mostra è anche la presenza di Pavel Filonov, maestro dell’arte analitica, poco noto in Italia ma di grandissima potenza espressiva. Le mostre di Villa Olmo, diventate un appuntamento fisso di un circuito espositivo di livello europeo, sono la dimostrazione di come la cultura, vero motore dello sviluppo futuro del Paese, possa essere uno dei più efficaci strumenti di rilancio sociale ed economico contro la crisi”.

Il percorso espositivo si focalizzerà sulle opere che Kandinsky, Chagall, Malevič, Filonov realizzarono nel periodo a cavallo della prima guerra mondiale, quello cioè più fervido e produttivo di tutta la loro carriera, in cui lo slancio rivoluzionario si trasformò presto in disillusione.

Tra le opere di maggior importanza e fascino si incontrano i dipinti astratti di Kandinsky realizzati tra il 1915 e il 1919, come Due ovali e Ouverture. Bordo viola, entrambi del 1919, o i due oli su vetro del 1918 intitolati La cavallerizza e La cavallerizza sulla collina.

Di Kazimir Malevič verranno presentate oltre 20 opere che ripercorrono interamente la ricerca dell’artista nato a Kiev ma stabilitosi in Russia, fin dai primi anni del Novecento, in cui manifesta un’apertura nei confronti della pittura europea - impressionista, postimpressionista e Nabis - come ne Il riposo. Alta società in cappello a cilindro del 1908 o Autoritratto del 1910, passando attraverso le opere cubofuturiste, dai riferimenti espliciti a Léger, alla fase suprematista culminante nel Quadrato rosso del 1915, fino alla tarda produzione neofigurativa che Malevič sviluppa negli anni del regime comunista instaurato dopo la rivoluzione del 1917. Opera chiave di questa fase è Testa di contadino del 1928-29, scelta come immagine simbolo dell’appuntamento comasco.

Tra le curiosità che la mostra di Villa Olmo proporrà, è la ricostruzione, fin nei minimi particolari, della stanza di Marc Chagall, con tutti i mobili e le suppellettili, nella quale il grande pittore russo visse e lavorò, quando abitava a Vitebsk, sua città natale. Tra i capolavori spiccano inoltre un Autoritratto con tavolozza del 1914, L’Ebreo rosso del 1915 e Lo specchio, enigmatica opera ricca di spunti e suggestion

CHAGALL, KANDINSKY, MALEVIC.
Maestri dell'Avanguardia russa
4 aprile - 26 luglio 2009
Como, Villa Olmo
via Cantoni 1

Orari:
martedî, mercoledî e giovedî 9.00-20.00
venerdî, sabato e domenica 9.00-22.00
(la biglietteria chiude un'ora prima)
lunedî chiuso

Biglietti:
Intero: 9 €
Ridotto: 7 € - giovani fino a 18 anni e studenti fino a 26, over 65
Gruppi (min.20 persone – gratuito per l'accompagnatore)
Ridotto scuole: 5 € - gruppi scolastici (min. 20 persone – gratuito per due accompagnatori)
Gratuito: bambini fino a 6 anni, disabili con accompagnatore

Informazioni e prenotazioni
On line: www.ticketone.it
www.ticket.it
Infoline 24h tel. 02. 54918
Prenotazioni gruppi locali: tel. 031/571979 – fax. 031/3385561
Prenotazioni gruppi nazionali: tel. 02. 54918

Visite Guidate:
Gruppi fino a 25 persone 100 €
Scuole 50 €

Laboratori creativi:
Per gruppi di bambini scuole elementari e medie: 2 € a bambino

Servizi:
Guardaroba gratuito obbligatorio
Bookshop
Servizio audio guide
Ristorante e bar nel parco di Villa Olmo

Come raggiungere Villa Olmo:
Autostrada A9 Milano-Chiasso
Uscita Como Nord (Monte Olimpino)
Uscita Como Sud (Como Centro)
Autobus linee 1- 6 – 11

Bus navetta gratuito ogni 20 minuti (weekend e festivi)
Fermate: P.zza Duomo – P.zza Cavour – Lungo Lago Trento, Villa Olmo

Segreteria Organizzativa
Comune di Como
Assessorato alla cultura
22100 Como, via Vittorio Emanuele II, 97
Tel. +39 031 571979
Fax +39 031 3385561
www.comune.como.it

Comunicazione e Relazioni Pubbliche
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20123 Milano, via Mascheroni, 1
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Fax +39 02 4693248
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Ufficio Stampa
CLP Relazioni Pubbliche
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Villa Olmo

Villa Olmo deve il suo nome a un magnifico olmo più che centenario oggi non più esistente. Di stile neoclassico, venne fatta edificare dal marchese Innocenzo Odescalchi, la cui famiglia aveva dato i natali a Papa Innocenzo XI (1676-1689).
La costruzione iniziò nel 1797. Direttore dei lavori fu l'insigne architetto ticinese Simone Cantoni che elaborò il progetto originale stilato dal suo coetaneo Innocenzo Regazzoni. Con Cantoni collaborarono Domenico, Carlo, Luca e Giuseppe Pozzi e lo scultore Francesco Carabelli. Poco dopo il termine dei lavori iniziò la serie di visite storiche.
Fra gli ospiti illustri sono da segnalare Napoleone Bonaparte nel 1797, e Ugo Foscolo nel 1808. Nel 1824, con la morte di Innocenzo Odescalchi, la villa passò alla famiglia Raimondi, che si incaricò di sistemare il piazzale antistante il fabbricato.
La villa fu testimone di altre storiche visite e incontri: nel 1835 la regina delle due Sicilie e la regina di Sardegna, ospiti dei Raimondi, gli imperatori d'Austria Francesco Ferdinando I e Maria Carolina, il principe di Metternich, il maresciallo Radetzsky e Giuseppe Garibaldi. Quest'ultimo fu protagonista di una discussa storia d'amore con Giuseppina Raimondi, vicenda che si concluse in un matrimonio subito interrotto con gravi e reciproche accuse .
Il passaggio di Garibaldi da Villa Olmo è segnato da un piccolo medaglione su un caminetto di uno dei salotti del piano terreno.
Nel 1883 gli eredi del marchese Raimondi vendettero la villa al duca Guido Visconti di Vimodrone, che decise di effettuare un intervento di restauro e di miglioramento anche dell'intero fabbricato. Sotto la guida dell'architetto Emilio Alemagna furono abbattuti le scuderie e il portico che si protendevano verso il lago, sistemato l'accesso e costruito il teatrino. Lo scalone acquistò maggior pregio poiché sfondato il soffitto dell'atrio, risultò coronato da una duplice balconata, si migliorarono inoltre con decorazioni e stucchi tutti i locali al primo piano della villa. Nel 1924 la villa passò dai Visconti di Modrone al Comune di Como. Ebbe così inizio il quarto periodo della sua esistenza, tutto sotto il segno della scienza e dell'arte. Nel 1927 la villa ospitò l'Esposizione Internazionale, nel primo centenario della morte di Alessandro Volta e, in seguito, numerose manifestazioni locali, congressi, convegni, simposi, spettacoli. Dal 1982 essa ospita il Centro di Cultura Scientifica "Alessandro Volta", che vi organizza le sue manifestazioni internazionali.

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